mercoledì 11 giugno 2014
lunedì 9 giugno 2014
Ecco il testo di una nostra compagna che descrive l'atmosfera che ha vissuto la città di Pordenone in occasione dell' 87'Adunata Nazionale degli Alpini.
Lunedì 12 maggio 2014
Vita, gioia e Festa degli
Alpini
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di Beatrice A.
Pordenone
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Venerdì 9 maggio
sono venuti gli Alpini a Pordenone per l’87° Adunata Nazionale Alpini per fare festa fino a domenica 11 maggio .
Sono venuti da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero, come dall’America ,
dalla Spagna , ecc. C’era anche un alpino che era venuto dalle isole Galapagos
.
Venerdì mattina,
mentre io stavo ancora dormendo, i miei nonni sono andati in centro a vedere l’alzabandiera.
Quando sono ritornati mi hanno raccontato quello che era successo. Mi hanno
detto che c’erano i gonfaloni di tutta la provincia di Pordenone con i sindaci
e che nel momento che alzavano la bandiera tutti hanno cantato l’inno
nazionale. Dopo sono andati a mettere la corona d’alloro ai piedi del monumento
“Al Milite Ignoto” che si trova in piazza Ellero.
I nonni mi hanno
regalato gli occhiali verdi da alpino e così quando sono ritornati me li sono
messi. Mi sono messa anche il vecchio cappello d’alpino del nonno che ha la
piuma d’aquila e due distintivi, uno della Compagnia di Bassano del Grappa e
uno della montagna con la piccozza e lo scarpone.
Poi sono uscita con mia mamma e mia nonna a fare una
camminata. Ho visto tanta gente, tanti alpini, tante tende grandi e piccole in
diversi posti della città, anche vicino al fiume. Nel Parcobaleno ho visto
anche degli uomini che stavano montando una tenda e ho voluto guardare come
facevano. C’erano dei chioschi dove si poteva mangiare, così mia mamma si è
presa un caffè, mia nonna un bel panino e io ho mangiato la pasta con il
cioccolato. C’erano tante bancarelle dove vendevano molte cose e a me piaceva
il cuscino dove c’era scritto “Viva gli Alpini”. Per la strada ho visto anche
delle vecchie moto con persone sedute che facevano un suono molto forte come
una sirena. Mia nonna mi ha detto che era come quello che durante la guerra
dava l’allarme per le bombe. Mentre ritornavo a casa, vicino al ponte di legno,
ho visto un mulo degli Alpini legato a
un palo. Sembrava un po’ stanco. E vicino all’edicola di Borgomeduna c’erano
degli Alpini che cantavano.
Il giorno dopo,
nel pomeriggio, mentre ero a casa e stavo facendo i compiti, ho sentito un
rumore assordante, sono uscita sul terrazzo e ho visto un elicottero tutto
rosso con una scritta bianca sui fianchi che non sono riuscita a leggere bene
perché girava troppo veloce. Mi sembrava che ci fosse scritto “Viva gli
Alpini”. Poi alla sera sono uscita un po’ con mia mamma per andare a comprare
il cuscino che mi piaceva tanto così potevo dormire sognando con gli Alpini.
Per strada ho visto un carro bellissimo che aveva un grande cappello d’Alpino,
non con la piuma d’aquila ma con la piuma di corvo, e davanti un bastone con
sopra l’aquila. C’erano anche alcune bande di Alpini che suonavano, ma la
musica era così forte per le mie orecchie che ho voluto ritornare a casa
subito.
Domenica invece,
alla mattina, dopo la messa, sono andata a vedere un po’ la sfilata degli
Alpini. Tutti marciavano accompagnati dalle bande musicali e portavano degli
striscioni dove c’era scritto il luogo da dove venivano. C’era un gruppo di
Alpini con i cani da salvataggio al guinzaglio. Poi c’erano altri vestiti di
bianco con gli sci in spalla e mia nonna mi ha detto che erano quelli del
soccorso alpino per aiutare quando succede una valanga. E’ stato bello poi
vedere gli aerei “Frecce Azzurre” che
volando nel cielo formavano la bandiera italiana.
Prima di
ritornare a casa , alle due del pomeriggio, sono andata con mia mamma alla
gelateria Zampolli e così ho visto passare lì vicino un Alpino a cavallo.
Ho continuato a vedere gli Alpini alla televisione.
E ho visto che alla sera hanno preso tanta pioggia perché era venuto brutto
tempo. Per ultimi hanno sfilatogli Alpini di Pordenone e degli Alpini che portavano uno striscione
dove c’era scritto “Arrivederci all’Aquila
Colori e sapori dal mondo
Venerdì 6 giugno le nostre bravissime mamme hanno preparato cibi di varie culture per farci conoscere nuovi sapori.
Arancini, panelle, casatiello, cous-cous, burek, caprese, sacher, biscotti hazak, paella, pane carasau e salsiccia sarda, torta all'arancia ricoperta di cioccolato, bussolà, lenticchie di Castelluccio, riso con verdure, bhoffloth, plantain chips, strudel, kobasica con focaccia di farina semi-integrale, muffins e biscotti inglesi ...e tanti altri cibi di origine italiana e straniera.
E' stato proprio bello condividere questa varietà di cibo pranzando tutti insieme al Parcobaleno.
giovedì 5 giugno 2014
venerdì 30 maggio 2014
Evento finale del C.C.R: - Consiglio Comunale dei Ragazzi
Oggi siamo andati in piazzetta Calderari per presentare al Sindaco, gli Assessori e i passanti il nostro plastico in 3D dell'ex-Cotonificio Veneziano Amman trasformato in un Centro Sportivo "Sport Center Relax".
Questo progetto è stato realizzato da noi bambini per il nuovo Piano Regolatore del Comune.
Oggi siamo andati in piazzetta Calderari per presentare al Sindaco, gli Assessori e i passanti il nostro plastico in 3D dell'ex-Cotonificio Veneziano Amman trasformato in un Centro Sportivo "Sport Center Relax".
Questo progetto è stato realizzato da noi bambini per il nuovo Piano Regolatore del Comune.
mercoledì 28 maggio 2014
Il lavoro della nostra compagna con un'altra foto.
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In corriera
Siamo partiti alle
7:30 del mattino per arrivare alle isole
di Venezia.
In traghetto
Arrivati dopo un bel po’ di tempo siamo subito saliti sul
traghetto ed era bellissimo: si vedeva la laguna e poi c’erano anche i tavoli
per mangiare e il piano sopra libero si poteva fotografare gli uccelli di cui
il signor Natale ci ha detto il nome tra cui i gabbiani, l’airone cenerino e
tanti altri ancora. Molto bello il traghetto
goduto fino a quando non siamo sbarcati a Torcello.
Torcello una
delle isole
Appena sbarcati, dopo
aver mangiato la merenda, siamo subito partiti verso la chiesa di Torcello per
poi vedere le bancarelle, il Trono di Attila e altre sculture. Ma prima di tutto abbiamo visto come erano le strade,
molto diverse dalle nostre. Abbiamo visto anche il Ponte del Diavolo e dei
nostri compagni ci hanno raccontato la leggenda su questo ponte.
Murano un’altra
isola
Ritornati in traghetto abbiamo pranzato e aspettato 45
minuti fino all’arrivo intanto tutti continuavano a fare foto. Murano certo non
era colorata come Burano ma aveva una cosa di speciale e particolare, la
lavorazione del vetro soffiato. Infatti, arrivati a Murano, siamo andati subito
nella grande Fornace e c’era un maestro vetraio che stava facendo un cavallino
di vetro. Una cosa particolarissima che
mi ha stupito moltissimo. Poi dopo aver visitato la Fornace siamo andati in un negozio del vetro in cui abbiamo
comprato un oggetto o un animale di
vetro. Sempre a Murano siamo andati in un’altra
chiesa che dall’esterno sembrava
una chiesa normalissima ma dall’interno era piena di mosaici e di vetro
soffiato.
L’isola più colorata :Burano
Ritornati in traghetto, fatto merenda, non vedevamo l’ora di
andare all’isola più colorata e dove c’è un’altra particolarità, il pizzo. Ma
non solo, era venuto anche il signor Natale che per nostra fortuna ci ha
raccontato tutto su Burano. Lì abbiamo presi i buranelli i biscotti che si
fanno a Burano. E le maestre ci hanno offerto il gelato, non tutti hanno
comprato qualcosa a Burano ,ma certi sì.
È molto colorata Burano e molto molto bella. E ci siamo fatti una foto
sul ponte.
Al ritorno… di
nuovo in traghetto
Di nuovo in traghetto ma questa volta con la musica. Certi
ballavano certi cantavano e certi andavano di sotto a tapparsi le orecchie. E’ stato bellissimo e molto stancante. Una
grandiosa gita! Ma poi siamo ritornati a casa. Siamo andati in corriera per poi
arrivare alle 18:45.
Un commento da parte mia: è stato veramente bello e
stancante ma ci voleva una gita come questa.
Il 23 maggio siamo finalmente andati in gita.
Ecco il racconto di una nostra compagna in attesa di aggiungere quelli dei nostri compagni e alcune foto a testimonianza di questa bellissima giornata indimenticabile.
Luna
E ora le nostre foto
Ecco il racconto di una nostra compagna in attesa di aggiungere quelli dei nostri compagni e alcune foto a testimonianza di questa bellissima giornata indimenticabile.
GITA ALLE ISOLE DI VENEZIA
TORCELLO, MURANO E BURANO
Il
giorno venerdì 23 maggio siamo
andati in gita alle isole della laguna di Venezia.
Ci siamo incontrati alle ore 7:30 nel
piazzale dell' oratorio San Giuseppe, abbiamo aspettato il pullman e siamo andati
a prendere i bambini della scuola di Vallenoncello.
Per arrivare a Quarto D'Altino ci
abbiamo messo più o meno un'ora e mezza.
Arrivati a Quarto D'Altino abbiamo
preso una motonave grandissima, sotto c'erano i tavolini e un piccolo bar, di
sopra invece era aperta e c'erano delle panchine ai lati e delle sedie in
mezzo.
Abbiamo visto la laguna, c'erano le barene
cioè del terreno affiorante dal mare, tipo mini isole, poi abbiamo visto le
briccole, cioè dei pali infissi in mezzo alla laguna e molti gabbiani in cielo.
La prima isola su cui siamo sbarcati era
Torcello, la isola più piccola fra
quelle che abbiamo visitato.
Abbiamo visto il “Ponte del diavolo” e
abbiamo pure fatto una foto tutti insieme sopra di esso.
In seguito abbiamo visitato la
basilica di Santa Maria Assunta ma non la parte in cui ci sono gli affreschi perché
era a pagamento. Quindi siamo andati a visitare la chiesa in cui c'erano le
ossa di due martiri, e all’esterno abbiamo anche fatto delle foto sul trono di
Attila (una specie di sedia in pietra che si dice abbia costruito Attila).
Successivamente siamo andati a visitare
Murano e abbiamo visto la fornace
Estevan Rossetto dove realizzavano degli oggetti in vetro soffiato e abbiamo
visto come creavano animali con due tecniche diverse. Dopo ci hanno portato nel
negozio dove vendevano i prodotti realizzati in fornace. Molti miei compagni
hanno comprato degli animali in vetro mentre io ho acquistato degli orecchini.
Più tardi siamo andati a visitare l'
isola e abbiamo visto oggetti in vetro dappertutto, in un ristorante avevano
perfino i bicchieri in vetro soffiato. Tornando alla motonave ho comprato anche
una collana in vetro .
Infine siamo andati a visitare Burano che secondo me è l'isola più
bella. Le case erano tutte coloratissime ma siamo andati a vedere la casa più
colorata di tutte la casa di Bepi Suà.
Bepi era un signore che non aveva mai fatto
niente nella vita ma aveva una passione per la pittura così dipinse la sua casa
di tutti i colori.
In seguito siamo andati nell'unica
piazza dell'isola chiamata Baldassarre Galuppi e abbiamo visto il campanile di
San Martino (noto per la sua pendenza) e la chiesa.
Dopo siamo andati a comprare i
Buranelli biscotti tipici dell'isola e le maestre Flavia e Mariangela ci hanno
offerto il gelato.
Alla fine siamo tornati sulla motonave
e il comandante ha messo la musica e noi abbiamo ballato. Tornati a Quarto
d'Altino, abbiamo preso l'autobus e ci siamo diretti verso casa.
E ora le nostre foto
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